venerdì 23 novembre 2012

dedicato agli amici perduti




Lontana poesia
tempo dimenticato
sgorgata dal cuore di bimbo
invocata e cavalcata
per raggiungere il futuro
nutrita di risate e pianti
vissuta
fino a quando crescere ha significato
smettere di sognare fantastiche realtà
per inseguire una vita di
squallide bugie

Ormai non ti penso più,
non mi fai più compagnia
Avere la certezza di aver sbagliato è facile se il risultato non torna
dove sta l’errore proprio non so
Non si può essere tanto bravi da sbagliare sempre tutto
Dicono…. il giudizio degli altri non mi interessa
degli altri non so cosa farmene
Ma non è vero
Se gli errori corrispondono ai miei difetti allora ne ho parecchi
Ma in fondo di amici ne hai tanti……..
Se ti accontenti di avere un buon rapporto di vicinato o con qualche collega di lavoro,
qualcuno che ti saluta per strada lo trovi
forse pretendo troppo
il consenso fasullo non mi ha mai interessata
però m’innamoro, m’innamoro sempre
come s’abbandona un cucciolo alla prima carezza umana
quanto amiamo per il gusto di amare e quanto per essere riamati?
Si può provare malinconia per cose mai vissute e generate solo dalla propria fantasia?
Perché anche se ho la matita uso la biro così non posso cancellare i miei errori?
Perché non sono stata mai capace di iniziare un quaderno dalla prima pagina e finire con l’ultima?
Quante domande
Non ha nessun senso
La solitudine di per sé non è una brutta cosa a meno che tu non ce l’abbia dentro
I figli sono cresciuti e forse sta cadendo il paravento
dietro il quale nascondevo le mie paure
Sento le difese immunitarie cadere ad una ad una....

la mia piccola estate ha i seni dolenti
la sua  strana luce bianca
non s’intona con questo calore inaspettato
Scenderà
ma sarà triste anche questa pioggia 
che bagna solo un attimo
Sui miei occhi acqua e sale
ma non è mare e questo vento che scompiglia i miei pensieri
Vorrei che mi riportasse indietro
dove l’acqua bagna
il sole scalda
e negli occhi solo sorrisi

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