giovedì 17 dicembre 2015

Il gattoleonte



Apparentemente incurante 
si avvicina di soppiatto
strusciandosi con aria innocente
Balzando in grembo 
lecca la pelle con la calda lingua
alternando lente pennellate 
a sguardi languidi e seducenti
Il gattoleonte sa cosa vuole
sa come ottenerlo
comprando a  prezzi d'occasione
Ignaro il prescelto
s'illude d'esser valutato
non riconosce più i propri battiti del cuore
che pare vibrare all'unisono col suo 
confonde il proprio corpo all'altro 
ormai così simile da essere tutt'uno
mentre le sue mani no
le sue mani si accorgono
di stringere 
il nulla


sabato 12 dicembre 2015

Come un gatto che si morde la coda

Siamo tutti indottrinati e manipolati, ma la verità dove sta?
Il condizionamento dei nostri cervelli è tale da non rendercene più conto, crediamo che le nostre scelte siano motivate e consapevoli, ma  proprio a questa decisione potremmo essere stati abilmente condotti.
Le informazioni e l'esperienza sono la base della conoscenza insieme all'utilizzo di un buon senso critico, ma - per assurdo -  l'incessante bombardamento d'informazioni contraddittorie che subiamo attualmente provoca l'effetto contrario ossia rende impossibile la formulazione di  un'opinione duratura e fondata,  vengono minate le basi delle credenze più radicate senza permetterci di sostituirle con altre fondamenta.
Quotidianamente vengono fornite notizie  smentite sistematicamente il giorno dopo.
Come si fa a mantenere il libero arbitrio, a conservare un pensiero svincolato ed elastico? 
Il cervello assimila un'educazione  derivante anche dalla cultura e dall'ambiente circostante.
Il termine "educazione", dal latino "e" (fuori) + "duco" (conduco), generalmente inteso - nella sua accezione positiva - come stimolo all'esternazione e allo sviluppo di ciò che già sta dentro di noi , in realtà può rivelarsi come  forma di violenza inconsapevole.
L'educazione si basa su abitudini derivanti da culture millenarie di popoli che possono essere essenzialmente molto diverse e anche in netto contrasto. 
Può produrre regole e insegnamenti a volte discutibili cui un giovane cervello rimane assoggettato incapace di soggettivare e discriminare. 
Possono scatenarsi moti di ribellione, ma più probabilmente si verifica una sorta di catecumenizzazione e l'acquisizione di  questi dogmi quali inoppugnabili certezze.
Anche un' educazione che prevedesse il disprezzo della vita umana potrebbe essere considerata normale da chi non ha conosciuto altro.
Quindi l'educazione e la cultura non sempre rendono liberi?
Abbiamo tutti la stessa religione, quella dei nostri genitori.
Anche la cultura cattolica, al pari di altre culture,  ha favorito e prodotto condizionamenti che hanno portato moltitudini di “fedeli" a perpetuarne le  ideologie indipendentemente dall'essere convinti del loro valore.
Una  fede sincera e matura è di aiuto a tutti, ma la fede può diventare la scorciatoia per individui abituati a subire  e che non volendo o non potendo operare scelte autonome   decidano semplicemente di affidarsi a ciò che altri hanno scelto per loro.
Nel  periodo storico attuale stiamo vivendo una forte crisi dei valori, manca qualcosa in cui credere ed è percepibile da tutti il senso di angoscia che ne deriva, ma affidarsi “ciecamente” a qualcosa per riempire questo vuoto può  diventare pericoloso.
Come facciamo a prendere posizioni veramente consapevoli?
Obiettivamente non possiamo essere a conoscenza dei fatti in prima persona, avere la competenza su ogni argomento e dovremmo pertanto poterci affidare a qualcuno.
Questo presupposto che sta alla base per lo sviluppo di una società in quanto la collaborazione crea progresso è stato incrinato; sono diventate complicate persino  le scelte più banali.
Una volta si diceva: "facile come bere un caffè", oggi può risultare difficile pure quello!
Le informazioni divulgate da fonti scientifiche e sulle quali indirizzavamo spesso le nostre scelte, risultano essere destabilizzanti perché si susseguono incessanti, ma assolutamente contradditorie di giorno in giorno.
Come è possibile che  dopo anni e anni di ricerche gli studiosi divulghino risultati assolutamente divergenti l'uno a distanza di solo  pochi giorni dall'altro?
Questa disillusione nei confronti dell'informazione  porta ad interessarci sempre meno o a mettere in dubbio tutto provocando apatia o ipercriticismo che non ci permete di risalire la china in cui siamo affondati.
Insieme al crollo dell'economia stiamo infatti vivendo anche un periodo di regressione rispetto ai diritti sociali conquistati dopo tanti anni di lotte appassionate. La democrazia sta perdendo valore e questo accade perchè si smettere di pretendere giustizia.
Il mio dubbio è che la confusione generale nella quale stiamo vivendo sia stata stata creata ad hoc per "educarci" a sopportare tutto e aprire il varco all'avvento di un nuovo autoritarismo antidemocratico.
E' vero che i concetti di bene, vero, bello e buono di per sè non rivestono un significato assoluto ed ognuno è libero di avere la propria concezione, ma se alla parola "bene" viene aggiunta la parola "comune" la soggettività perde la sua valenza e si può arrivare alla sostanza - il bene della collettività - che non è un'astrazione ma una realtà. 
Per arrivare a questo, siamo sempre punto da capo, ci vogliono cervelli liberi e tanta, tanta onestà.

Rileggendo alcune mie poesie ho trovato che queste che ritengo essere in sintonia con l'argomento, se volete leggerle cliccate i link qui sotto:
http://www.cuoredisasso.it/2013/12/liberta-di-pensare.html
http://www.cuoredisasso.it/2015/02/sei-tu.html
http://www.cuoredisasso.it/2015/05/aria.html

mercoledì 9 dicembre 2015

LITTLE OWL

questo sasso diventerà una civetta....


con la testa girata quasi di 360°



dietro la testa di possono vedere i cosiddetti "falsi occhi" che servono per ingannare gli eventuali aggressori!



sabato 5 dicembre 2015

Un altro Barbagianni


Anche questo sasso è diventato un Barbagianni!













Restauro

Nel marzo dello scorso anno, dopo l'esposizione dei miei gufi nella vetrina di fiori di Ettore, una ragazza si è innamorata di un mio gufo dele paludi e ha voluto portarselo a casa.

L'altro giorno mi ha telefonato disperata perchè si era rovinato ed io le ho chiesto di portarmelo a vedere.



Lei pensava che il colore si fosse sbiadito o consumato avendolo tenuto all'aperto per più di un anno senza mai proteggere il colore con lo spry prottettivo che le avevo consigliato.
In realtà, dopo aver controllato, mi sono resa conto che si trattava di un grosso deposito di calcare che opacizzava il colore e si doveva procedere prima cercando di pulire bene il sasso per valutare poi il danno.

Dopo avere energicamente fregato il sasso per eliminare il calcare, ho potuto constatare che il colore c'era ancora, infatti da bagnato ritornava a brillare come nuovo.
Purtroppo, una volta asciugato rimaneva opaco e spento.
Ho proceduto ancora cercando di pulirlo ancora meglio, dopo di che ritoccato con colori e pennello i tratti che comunque erano ben evidenti, rinfrescando i particolari.
Successivamente ho fissato il tutto con lo spry acrilico protettivo finale.


Il gufo è potuto ritornare a casa dove Laura lo aspettava con ansia.
Una raccomandazione però: "Non metterlo più così vicino all'irrigatore del giardino altrimenti l'acqua troppo calcarea tornerà a consumarlo!"

Non avrei mai pensato di avere l'occasione di restaurare un mio sasso, è stata comunque un'esperienza interessante.