giovedì 18 agosto 2016

BUBO BUBO - una coppia inseparabile

Causa lavori resosi necessari a seguito dell'alluvione, quest'anno mi è risultato impossibile dipingere i sassi direttamente sul greto del Trebbia.
Quest'attività mi è mancata molto, speriamo almeno che  sia valsa la pena di  sopportare la vista del fiume devastato e bistrattato da escavatori e betoniere  nel pieno della stagione balneare.
Ah dimenticavo...  non si può nemmeno dire balneare perchè "ovviamente" la regione Emilia Romagna ha ritenuto di eliminare  il problema dei controlli sulle acque interne  legiferando di non considerare nessun fiume balneabile a priori!
Ma la campionatura dell'acqua, a mio avviso, dovrebbe servire comunque per tutelare la salute dell'ecosistema e controllare che non vengano effettuati sversamenti illegali nelle acque indipendentemente dalla balneabilità.
Vi prego di cliccare i link sottostanti e leggere il sito dell'Arpa - Stagione Balneare 2016 e il Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna:
Questi non sono risparmi, questa è pura incoscienza.
Come si può pensare di tutelare le specie ittiche, l'ambiente circostante e l'uomo stesso se non vengono effettuati i controlli sul territorio?
Fino a due anni fa Confiente (Marsaglia di Cortebrugnatella) era un paradiso, un'oasi felice con acque meravigliose e  una riserva di pesca che chiamavano perenne, poi improvvisamente è stato deciso di permettere la pesca istituendo una riserva al contrario  permettendo la cattura a pagamento.
Fino ad ora non credo che sia ancora stata attivato il servizio a pagamento e vorrei proprio vedere gente che paga per pescare in mezzo a chi si diverte a giocare nell'acqua.
Ma dal momento che le acque interne non possono essere legalmente considerate balneabili si può sempre - eventualmente - far sloggiare i bagnanti.
Economicamente parlando, ai commercianti rende di più un bagnate o un pescatore che dopo la prima volta si accorge che non prenderà mai nemmeno un pesce (per l'appunto neppure pagando)?
L'estate scorsa i comuni della Val Trebbia hanno pure fatto la bella pensata di proporre addirittura le spiagge a pagamento con bagnino come al mare, ma per fare cosa dato che la balneazione sarebbe vietata? I castelli coi sassi?
Alla tutela del  fiume in verità si pensa molto poco, qualcosa si dice solo quando purtroppo avviene qualche disgrazia, ma c'è tanta ipocrisia.
Tutti sono a conoscenza che alcune spiagge sono frequentatissime e mai i Comuni hanno pensato di organizzare un normale servizio di vigilanza, di pulizia o di controllo del rispetto dell'ambiente.
Si spendono soldi che arrivano a seguito di un' alluvione per mettere un poco di cemento qua e là sotto la voce difesa spondale, ma  nutro seri dubbi sulla validità dei lavori.
Servivano lì dove sono stati fatti? Quanto dureranno? Resisteranno alla prossima piena? 
Per ora un bellissimo tratto di fiume, dopo essere stato riempito di un limo distruttivo derivante dalla diga di Boschi - mai pulita da decenni - che è stato lasciato andare durante l'ultima alluvione, è stato appiattito riempiendo tutte le sue buche come fosse un'autostrada per spostare il suo corso e procedere ai lavori. Forse ci penserà la nuova piena a ripristinare il vecchio corso e la natura bistrattata o forse no. Sta di fatto che per ora sono scomparsi i magnifici buconi che ospitavano  pesci e allietavano  bagnanti il che, unito al fatto che in Agosto la diga del Brugneto trattiene più acqua per l'acquedotto di Genova, ha reso il Trebbia un'enorme distesa di pietre.
Ma siamo proprio sicuri che sia giusto non toccare un sasso o non levare un tronco? Siamo così sicuri che la diga di Boschi, che probabilmente non hai mai prodotto un centesimo di energia elettrica sia stata tenuta a regola d'arte, con metri e metri cubi d'invaso pieno di limo e mai pulito?
Siamo proprio sicuri che la diga del Brugneto non serva ancora a riempire il colabrodo degli acquedotti non manutenuti di cui per tanti anni si è parlato?
Pensate che l'anno scorso era stata ventilata persino l'ideona di fare un'altra diga proprio in mezzo alla confluenza di Trebbia e Aveto, ma non abbiamo altro a cui pensare?
I campeggi esistenti erano veramente in regola? Rispettavano veramente le distanza di sicurezza dal fiume?
Troppe domande e nessuna risposta, almeno fino ad ora.


Comunque non potendo dipingere sul Trebbia ho portato questo sasso a casa - in paese - e ho dipinto questa coppia di gufi reali, vicini vicini, sfido chiunque a separarli!