Un anno non diventa “nuovo” solo perché
si azzera il calendario e si riparte dall’1.01, in fondo non è che una
convenzione come tante , questa festa però ci suggerisce il rinnovamento che
tutti noi necessitiamo, ci ricorda che un nuovo inizio è l’opportunità per
ricominciare con una nuova spiritualità, rinfrescare gli entusiasmi, l’occasione
per chiudere e riaprire le porte dei nostri interessi con rinnovata energia.
L’antica tradizione della rottura
dei piatti vecchi racchiude in sé la simbologia del rinnovamento.
Il significato vero non sta nel
distruggere il vecchio fisicamente, ma nel raggiugere la consapevolezza, sulla
base delle esperienze maturate durante l’ anno, di quanto dobbiamo trattenere -
perché è quello che desideriamo davvero - e di quanto invece va cambiato.
Sicuramente non è solo festa, è
anche un momento di vera introspezione, è il momento dei buoni propositi.
Quando una cosa si è rotta è
difficile aggiustarla, ma ci sono cose insostituibili, dobbiamo saperne
valutare il valore intrinseco e provare a recuperare anche se guardare indietro è scomodo , a volte è l’unico
modo per andare veramente avanti.
Ogni giorno del resto qualcosa si
rinnova ed ogni giorno inizia con l’alba donandoci la speranza che sia un
giorno migliore.
Approfittiamone!
Auguri a tutti!!!!!