giovedì 6 novembre 2014

Pieno di nulla

Pieno di nulla

Questa casa ha mille stanze
vuote
Il suono assordante
del vuoto
riempie il cervello del nulla
La palla rimbalza
ma  solo l'eco gioca con lei 
e il tedio accompagna
la solitudine voluta
di questa casa
dalle mille stanze
vuote
Un meraviglioso tappeto
fa il suo ingresso
in questa grande stanza
Immagino la sensazione ...
il contatto dei piedi
sul morbido mantello colorato
di toni luminosi che nutrono l’anima ...
ma è racchiuso perché non si logori
avvolto perché non si impolveri
arrotolato perché  non tolga spazio al
nulla
La casa è piena di cose
piena del nulla
che è in noi



Questa poesia è un invito a guardarci dentro, ad ammettere l'egoismo che ci spinge a possedere, ma quello che abbiamo è il "nulla". Anche una bella casa, nata per accogliere può rappresentare un esempio di chiusura, un scrigno chiuso a chiave, mero contenitore di cose che riflettono il nulla che è in noi.
Apriamo quindi la nostra casa.........


Apri il tuo cuore
è una casa infinita
apri la tua casa e
troverai molte stanze
fai entrare aria fresca nelle tue stanze
pulita
accogli la vita nella tua casa
apri al mondo il tuo cuore




"Apri il tuo cuore" (dal mio libro "Frammenti di pensiero")

9 commenti:

  1. "arrotolato perchè non tolga spazio al nulla"
    credo sia la frase che mi ha colpita di più.

    anche se, probabilmente, sotto un'altra ottica
    un praticante di feng-shui direbbe (e sosterrebbe) il contrario:
    ovvero «arrotolato perchè non tolga spazio A nulla,
    e lasci libero lo spazio al tutto»

    come la stessa cosa possa essere vista in modi completamente diversi
    o esattamente opposti
    e ragionandoci un attimo ci si rende conto che tutto sommato
    è solo questione di punti di vista
    entrambi nè più giusti nè più sbagliati


    "avvolto perchè non si impolveri"
    è così, a volte certe cose non si usano per non rovinarle,
    e poi finisce che non si usano praticamente mai.
    che (consapevole) assurdità.

    Deborah

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  2. Dici bene Deborah, possiamo vedere la stessa cosa migliaia di volte senza vederla veramente oppure vederne solo un lato o essere distratti da un particolare e non vedere l'insieme. La vita è un percorso, le stesse cose si ripresentano tante volte a noi e non sembrano mai uguali, è anche il suo bello, altrimenti sarebbe monotono.
    Approntare una bella casa, piena di cose anche utili, ma che non utilizzerai mai, tante cose per te sola perchè intendi tenere fuori il mondo perchè non ti disturbi, perchè non ti turbi, avere tante potenzialità e non usarle mai è come non avere nulla da dare. A volte ci circondiamo di cose per consolarci, ma stiamo bene solo se prima stiamo bene con noi stessi e se condividiamo in nostro essere con chi ci sta accanto.
    Con affetto
    Carla

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  3. come ogni genere di cose, anche la poesia, non mi piace tutta. anzi, una buona parte la evito. e come in ogni genere di cose, anche per quanto riguarda la poesia, tendo ad essere un po' esigente e ad avere gusti un po' particolari. un po' difficili a volte. ma ciò che lei scrive mi piace, e non è una cosa che mi capita tutti i giorni. mi piace perchè c'è sempre qualcosa dentro, che porta a ragionare, che smuove il cervello, che stimola il pensiero. e, le sue, non sono parole banali. molte le condivido, ed è sempre entusiasmante trovare per iscritto, qualcosa che già girava in testa. sà quando si ha quasi l'impressione che qualcuno ci tolga le parole di bocca? ecco. perciò sono solo contenta che lei condivida una parte bella di lei, la scrittura, con il mondo. e sono contenta di far parte di quella piccola parte di mondo che ha avuto la fortuna d'incontrarla.

    in quanto alle potenzialità... in effetti, ha ragione.

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    1. sono io la fortunata, è difficile che qualcuno legga con l'intento di capire veramente la comunicazione che sta dentro alle parole e ancora più difficile che ne parli e risponda con un commento.
      Di sicuro non tutto ciò che scrivo ti piacerà ma non troverai banalità perchè non gioco con le parole per cercare l'estetica ma di trasmettere, in maniera concisa, la sostanza dei miei pensieri e sentimenti.
      Sono molto contenta di potermi confrontare con te, quello a cui aspiro è proprio il dialogo.
      se puoi dammi del tu
      ciao

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    2. oh, finalmente, non vedevo l'ora..!
      grazie che le posso dare del tu!
      l'altro giorno nel commentare mi era pure scappato, poi ho corretto.
      (non per scortesia! ma perchè dare del tu a volte, viene naturalmente istintivo, e bisogna proprio forzarsi a dare del lei)
      ora, mi ci faccia abituare un attimo e poi le darò volentieri del tu. :-)

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    3. (per me le sue parole sono una bella occasione di dialogo e di confronto) (e preziosa perchè come le ho scritto non è una di quelle occasioni che mi capitano tutti i giorni)

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    4. dare del lei a qualcuno è una cosa che mi ha sempre pesato. in generale. per non parlare di quando lo danno a me! fra l'imbarazzante e il ridicolo. altro che "educazione". mi piace molto di più parlare come parlano i bambini. però devo ammettere che a volte, in casi eccezionali, se lo si usa non per usanza, ma piuttosto per una vera forma di "rispetto" (non mi viene in mente la parola giusta), ha pure una sua eleganza. che ripensandoci in fondo non mi dispiace del tutto.

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    5. soprattutto è affascinante sentire dare del voi, come fanno a Napoli, ma io mi devo obbligare a dare del lei, spesso non ci riesco, prima di tutto non riesco a dare l'età alle persone, non è per me un dato rilevante e poi il tu mette tutti sullo stesso piano anche economico-sociale.
      Per parlarsi e socializzare il punto di partenza dovrebbe essere il rispetto della persona più di quello delle convenzioni

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  4. concòrdo.
    è anche un modo più semplice e diretto. più vero e più sincero. più naturale.
    il "lei" oltre ad essere più formale, mantiene un certo distacco. e mette su piani diversi.

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