lunedì 11 maggio 2015

Aria

Cattura le note
impigliate nella ragnatela dei sentimenti
e ascolta 
la melodia del vento che la culla piano
per non farla strappare
La natura non ha note stonate
ma il nostro orecchio
non  avvezzo all’ascolto 
preferisce il frastuono
di parole urlate
dai venditori di piazza
che per primi vogliono giungere
ad occupare un cervello
ormai  distratto e assente
La nostra pelle
ancora sensibile
percepisce quel vento
e ha un fremito spontaneo
e improvviso
Un rapporto causa effetto
tanto involontario quanto sincero
nella sua assoluta mancanza di volontà
Ancora qualcosa riesce dunque
a penetrare  attraverso la pelle
attraverso l’aria che ancora ci tiene in vita.


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