sabato 5 dicembre 2015

Restauro

Nel marzo dello scorso anno, dopo l'esposizione dei miei gufi nella vetrina di fiori di Ettore, una ragazza si è innamorata di un mio gufo dele paludi e ha voluto portarselo a casa.

L'altro giorno mi ha telefonato disperata perchè si era rovinato ed io le ho chiesto di portarmelo a vedere.



Lei pensava che il colore si fosse sbiadito o consumato avendolo tenuto all'aperto per più di un anno senza mai proteggere il colore con lo spry prottettivo che le avevo consigliato.
In realtà, dopo aver controllato, mi sono resa conto che si trattava di un grosso deposito di calcare che opacizzava il colore e si doveva procedere prima cercando di pulire bene il sasso per valutare poi il danno.

Dopo avere energicamente fregato il sasso per eliminare il calcare, ho potuto constatare che il colore c'era ancora, infatti da bagnato ritornava a brillare come nuovo.
Purtroppo, una volta asciugato rimaneva opaco e spento.
Ho proceduto ancora cercando di pulirlo ancora meglio, dopo di che ritoccato con colori e pennello i tratti che comunque erano ben evidenti, rinfrescando i particolari.
Successivamente ho fissato il tutto con lo spry acrilico protettivo finale.


Il gufo è potuto ritornare a casa dove Laura lo aspettava con ansia.
Una raccomandazione però: "Non metterlo più così vicino all'irrigatore del giardino altrimenti l'acqua troppo calcarea tornerà a consumarlo!"

Non avrei mai pensato di avere l'occasione di restaurare un mio sasso, è stata comunque un'esperienza interessante.

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