lunedì 18 agosto 2014

I sassi che diventano animali

Ringrazio di cuore (di sasso) la giornalista del quotidiano Libertà  e il fotografo che sono venuti a Confiente il giorno di Ferragosto per incontrarmi e per camminare con me nella spiaggia dei sassi colorati.
L'articolo che ne è scaturito rispecchia pienamente quello che è lo spirito che anima la mia opera, è chiaro che oltre ad intervistarmi Elisa mi ha capita ed ha letto quello che scrivo sul mio blog.
Grazie anche a tutti gli amici che sono contenti per me perchè amicizia è soprattutto empatia e partecipazione,  felicità o dolore per quello che l'amico prova.
In questo caso, fortunatamente, tanta felicità!






































6 commenti:

  1. come ho già detto,
    tu sei proprio una cosa bella.

    ci sono poche persone che nello specifico considero
    "poesie" viventi.
    per diversi motivi.
    una è la mia amica poetessa,
    una è la mia amica artista,
    una è alda merini,
    una è patti smith,
    - adesso non me ne vengono altre -
    e, da quando ti conosco
    una sei tu.

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    1. cara debo, tu mi dici cose troppo belle che non credo di meritare, le accetto come un grosso regalo e ti ringrazio.
      Penso che sia bellissimo regalare un complimento, se è veramente sentito, le belle parole fanno bene all'anima, riempiono il cuore di gioia.
      Mi piace dire cose belle, se le penso, e mi capita di dirle anche a sconosciuti, se sento veramente qualcosa. Le parole malevoli scappano di bocca e non sappiamo frenarle, corrono impazzite come avessero una propria volontà e i danni che fanno a volte sono irreparabili. Per questo mi domando, perchè non ci concediamo qualche volta anche il coraggio di dirci qualcosa di positivo?
      Pare che per le belle cose ci voglia più audacia che per quelle brutte, perchè?
      Con affetto

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  2. perchè non credi di meritarle?
    lo sò io ciò che ti ho detto, e se te l'ho detto, è perchè hai i requisiti giusti.
    altrimenti non te l'avrei detto.
    non dico quasi mai cose che non penso
    e credimi, che la soddisfazione di poter fare un complimento sincero a qualcuno,
    soprattutto sentito,
    è prima di tutto la mia. quindi sono io a ringraziarti.

    poi, sulla meritevolezza,
    fra secoli di storia ed "educazione" ricevuta,
    diciamo che siamo molto più abituati a dare che a ricevere.
    quindi sul ricevere ci sentiamo impreparati, inadeguati, imbarazzati...

    mentre le parole malevoli,
    non sempre sono necessariamente dette a fin di male.
    anzi a volte, lo stesso dirle, fà male. con la consapevolezza del rischio.
    provocazioni che sono come un tiro alla roulette,
    il tutto per tutto, o si vince o si perde.

    più audacia forse... ciò a cui si è poco abituati, a volte spaventa.


    (stò proprio dormendo)

    ;-)

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Tu pensi positivo ed è molto bello, anch'io penso sempre "bene", anche se capita di prendere solenni fregature, non cambierei mai. A volte mi sento molto ingenua, ma non appiopperei mai a priori intenzioni negative alle persone, mai.
      Però se tutti fossimo però così educati a dare a nessuno mancherebbe niente, tutti diamo, tutti riceviamo, l'educazione non è sempre sbagliata, parlo di educazione non di costrizione e di obbligo.
      Se vuoi puoi leggere le mie riflessioni "il bon ton delle parole" e "sinceramente"
      ciao ciao

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  3. se ti faccio un complimento,
    che è davvero sentito,
    significa che io - prima di te - ci ho già guadagnato.

    le plaisir.

    ed è un dato di fatto.
    da cosa deriverebbe altrimenti un complimento?
    se non dal piacere "dato"?

    nè astratto, nè campato per aria,
    quindi, meritevolissimo.
    :-)

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