mercoledì 1 gennaio 2014

anno nuovo

Un anno non diventa “nuovo” solo perché si azzera il calendario e si riparte dall’1.01, in fondo non è che una convenzione come tante , questa festa però ci suggerisce il rinnovamento che tutti noi necessitiamo, ci ricorda che un nuovo inizio è l’opportunità per ricominciare con una nuova spiritualità, rinfrescare gli entusiasmi, l’occasione per chiudere e riaprire le porte dei nostri interessi con rinnovata energia.
L’antica tradizione della rottura dei piatti vecchi racchiude in sé la simbologia del rinnovamento.
Il significato vero non sta nel distruggere il vecchio fisicamente, ma nel raggiugere la consapevolezza, sulla base delle esperienze maturate durante l’ anno, di quanto dobbiamo trattenere - perché è quello che desideriamo davvero - e di quanto invece va cambiato.
Sicuramente non è solo festa, è anche un momento di vera introspezione, è il momento dei buoni propositi.
Quando una cosa si è rotta è difficile aggiustarla, ma ci sono cose insostituibili, dobbiamo saperne valutare il valore intrinseco e provare a recuperare anche se  guardare indietro è scomodo , a volte è l’unico modo per andare veramente avanti.
Ogni giorno del resto qualcosa si rinnova ed ogni giorno inizia con l’alba donandoci la speranza che sia un giorno migliore.
Approfittiamone!

Auguri a tutti!!!!!

1 commento:

  1. Il guardarsi indietro è, secondo me vitale, non solo necessario a volte, è il guardarsi indietro e saper anche tornare sui propri passi per ripercorrere una strada nuova. A volte è "faticoso", va a toccare le corde del nostri orgogli che non sempre sono facili da superare, altre volte forse non ci si rende conto o non lo si vuol capire che basta guardarsi dietro per... forse renderci la vita migliore.
    Auguri di buon anno, Auguri per "una vita migliore a tutti e in tutti i sensi"
    Stefania

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