Camminare da un capo all’altro della città
e fermarmi lì
proprio dentro ai miei ricordi
di festa che profuma di ciambella
inzuppata nella tazza del latte
mentre odora di vernice
il calore della stufa
Sotto i miei piedi soffice panna
spruzzata dall’amaro cacao
una pesca sciroppata
affonda nel bianco
dell’albume d’uovo montato a neve
e delicato profumo di foglia
avvolge piccoli chicchi di dolce uva passita
Gli occhi si chiudono e le narici si aprono
La mente ritorna
a quando il futuro
era solo odore di pastelli, quaderni di scuola
e mal di pancia per i compiti non eseguiti
Oggi penso a un domani
non lontano in cui le colpe dei nostri compiti
mal eseguiti
ricadranno sui nostri figli
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